Due sorelle, due cuori, in due parti del mondo completamente opposte, un biglietto dimenticato, i cellulari accesi.
Sono distanti eppur così vicine…per una sta sorgendo il sole, per l’altra è notte fonda. Un pensiero, forse la voce del cuore, spinge la sorella maggiore a collegarsi su facebook però ha delle cose da fare, non ha tempo adesso… eppure qualcosa la spinge a collegarsi e così fà. Dall’altra parte c’è la sorella che è in cerca d’aiuto, di un conforto, anche solo di sostegno morale…è rimasta a piedi, è stanca e non può raggiungere casa, troppo lontana ed è troppo tardi, quasi mattino forse…si collegano entrambe a facebook, si parlano, l’una sostiene l’altra. Per strada, a quell’ora ci sono solo ubriachi, gente che ha lasciato i sogni chissà dove e si è rifugiata nell’alcool, nella droga, nell’oblìo di se stessi. Lei cammina sperando di non essere disturbata, alla disperata ricerca di un posto dove trovare un benedetto biglietto da comprare ma nessuno è aperto a quell’ora e lei continua a camminare senza fermarsi ma…dove potrebbe andare?
All’improvviso dopo tanta strada percorsa, lo vede..è proprio un biglietto??? E’ davvero un biglietto per il bus???? Proprio quando sembrava non esserci speranza…sì, è un biglietto! E’ proprio un pezzetto di carta plastificata buttato lì per terra che in quel momento sembrava il famoso ago nel pagliaio.
Può farcela, può salire finalmente sul bus e passarlo in quel benedetto lettore…lo dice a sua sorella, entrambe gioiscono e si stringono in un abbraccio fraterno che supera ogni distanza. “Mia sorella è riuscita a tornare a casa….e io le sono vicina finchè non apre la porta anche se rimando i miei impegni”.
E sapete qual’è la cosa che mi ha fatto emozionare di più fino a piangere di gioia? Che l’indomani, appena sveglia, ho visto il cellulare lampeggiare….erano le notifiche, la notte abbasso ogni suoneria. Le mie figlie, le mie piccole grandi donne, tanto distanti e così tanto vicine. Leggo tutto, leggo la paura in una e il sostegno morale dell’altra, sento ogni loro emozione come fossi presente e avverto la gioia di entrambe quando appare il biglietto tanto desiderato e piango di gioia perchè anch’io “ho trovato il biglietto”, vivendo ogni loro ogni istante.
Già, questi social network….è vero che separano i rapporti umani, è vero che non ci si parla più e che al ristorante si preferisce parlare su facebook o su watsapp piuttosto che con il compagno accanto ma… devo ammettere che, in questo caso, ha unito due persone che si amano fraternamente.
E spero tanto continuino così
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